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venerdì 17 agosto 2012

Greetings from Savannah: tra fantasmi, cotone e polenta del sud



Il carro funebre vi preleva
direttamente  in albergo
L'assai autorevole Istituto americano di parapsicologia considera la cittadina coloniale di Savannah in Georgia, nel sud degli Stati Uniti, il luogo con la più alta densità di fantasmi di tutto il paese. La società Hearse Tour Savannah non può che condividere: al calar delle tenebre attiva la sua flotta di vetusti carri funebri Cadillac decappottabili per mostrare ai turisti le vecchie case stregate, le piazzette teatro di impiccagioni e i cimiteri abbandonati in cui le anime dei coloni inglesi che per primi si stabilirono in questi luoghi continuano a vagare in cerca di pace. 
A fondare Savannah con un manipolo di 40 accoliti fu un generale filantropo che nel 1733 ricevette l'incarico di colonizzare questo lembo di terra subtropicale al fine di proteggere le colonie britanniche nord-occidentali dalle possibili mire della Louisiana francese e della Florida spagnola. Più incline all'estetica urbanistica che all'arte militare, il filantropo pianificò la città come un elegante reticolo di strade parallele interrotte a intervalli regolari da 24 preziose piazzette neoclassiche. Da allora, per più di un secolo Savannah prosperò grazie alla coltivazione del cotone e alla tratta degli schiavi, e la classe di mercanti e imprenditori che ne beneficiò la ricoprì di eleganti dimore in mattoni rossi e stucco in cui gli stili allora in voga a Londra si sposavano con i legni colorati e i loggiati di gusto coloniale. La Guerra di Secessione interruppe il flusso di quella ricchezza e condannò la città a perenne marginalità, consegnandola però alla storia pressoché intatta.

150 anni più tardi, in queste cocenti giornate di agosto Savannah accoglie turisti dal passo lento che percorrono increduli il bosco della Bella Addormentata. Un'indomabile vegetazione tropicale ha preso il sopravvento dappertutto: le case vittoriane ne sono ricoperte, i banani, le palme, le magnolie e persino le piante di cotone crescono spontanee, i cippi di marmo delle piazzette ne sono invasi, le vie piastrellate di terracotta sono ombreggiate da querce secolari da cui pendono quasi fino a terra i filamenti immoti del 'muschio spagnolo' a conferire al tutto un senso di magica sospensione.

La pianta del cotone
La Posta
Molte case sono state trasformate in musei in cui anziane signore dall'accento strascicato illustrano vite di dimenticati signorotti e vantano divani e porcellane ancien régime simboli della loro ricchezza terrena. Le case vittoriane che ospitano splendidi alberghi storici non si contano: nel nostro vige l'imperativo di far felice il cliente offrendogli con un sorriso che sembra sincero vino a volontà e tartine ai gamberi all'ora dell'aperitivo, torta e sherry dopo cena, e colazioni luculliane a base di specialità del sud. Tra queste spicca per onnipresenza il grits, contorno che ad esame più attento si è rivelato non essere altro che farina di mais macinata: polenta, in altre parole, cui mani sapienti aggiungono considerevoli dosi di burro. La cucina leggera non è ancora arrivata da queste parti: "Qua friggono tutto, anche i panini alla marmellata", scuote la testa un anziano cameriere di Cleveland, che presta servizio in uno dei ristoranti più noti, ospitato in un'antica casetta rosa del centro storico carica di ritratti di oscuri antenati e, ci dicono, assediata dai loro fantasmi. Il cameriere avrà ragione, ma se passate a Savannah non mancate di assaporare un buon piatto di pomodori verdi fritti con contorno di grits al formaggio, e se siete in vena generosa fate come noi: dividetelo con il fantasma.


Manco a dirlo, la statuetta in copertina
orna una tomba nel cimitero
monumentale di Bonaventure
A fare le fortune recenti di Savannah è stato "Midnight in the garden of good and evil" (titolo tradotto letteralmente in italiano), un libro-inchiesta del giornalista John Berendt, newyorchese catturato dalla magia del sud, che ebbe un enorme successo a livello nazionale negli anni 90 e da cui nel 1997 Clint Eastwood trasse un film con Kevin Spacey. Il racconto appena romanzato della morte, mai pienamente delucidata, di un giovane gigolo per mano del suo attempato amante, un noto collezionista di Savannah assai attivo in società, vi si intreccia con le vicende più leggere di una serie di strampalati personaggi locali. Mercer House, la splendida casa-museo in cui avvenne l'omicidio è oggi aperta al pubblico dopo la scomparsa del collezionista (che fu assolto per legittima difesa). 
Torbide vicende a Mercer House
E i turisti che vi si assiepano, mentre si riempiono gli occhi delle pregiate boiserie del 1820, non mancano di cercare le macchie di sangue sui tappeti persiani. È la torbida magia di Savannah. 

1 commento:

  1. Un america nota a pochi dove le parole dell'imbucato trasudano caldo e afa. A passo lento ci guida trai fantasmi... probabilmente anche frutto dei pasti che a occhio potrebbero non garantire un sonno così tranquillo...

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