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martedì 28 agosto 2012

Tampa, Florida: la tempesta Isaac e la Convention dimezzata


Smentendo i timori delle vigilia, la tempesta denominata Isaac alla fine è passata al largo e ha lasciato indenne la città di Tampa, Florida,  infliggendole solo una giornata di pioggia intensa e strapazzandone le palme con venti a cento all'ora. Ma chi ha preso la decisione di organizzare qui in piena stagione di tempeste tropicali la Convention del partito repubblicano, l'evento a più alto impatto mediatico della stagione elettorale, si starà mangiando le mani. L'incombere di Isaac, che minacciava di impedire l’arrivo degli oltre 50mila partecipanti, ha costretto gli organizzatori a mozzare via l'intera giornata inaugurale e a rimaneggiare drasticamente un programma in preparazione da mesi. Trasformatosi in uragano di crescente intensità, Isaac, che minaccia ora New Orleans facendo temere una catastrofe simile a quella del 2005, ha finito poi per concentrare su di sé l’attenzione dei mass media, rubando in parte la scena alla Convention dimezzata
Arrivato a Tampa Airport!
Equiparabili a Congressi di partito che si riuniscono ogni quattro anni per designare ufficialmente il Candidato ufficiale alle elezioni Presidenziali, le Convention fanno parte della storia politica americana, ma hanno smesso da tempo di essere terreno di intrighi, sfide personali e scontri programmatici fra Candidati in competizione fra loro. Come molti suoi predecessori, e seppure con qualche difficoltà, Mitt Romney è riuscito ad emergere come il Candidato unico del Partito ben prima dello svolgimento della Convention, sbaragliando i suoi avversari durante la stagione delle Primarie e raggranellando un numero sufficiente di "grandi elettori", che alla Convention lo proclameranno loro Candidato senza patemi e tra manifestazioni di formale entusiasmo. In assenza di suspense, le Convention assomigliano sempre più a cerimoniali hollywoodiani in cui quel che viene consegnato in diretta televisiva tra retorici salamelecchi e musiche magniloquenti non è l'Oscar alla carriera ma la candidatura presidenziale. Decine di oratori si succederanno sul palco per tentare di fare del freddo, distaccato, poco carismatico milionario Mitt Romney un uomo ammirevole: semplice, timorato e altruista. Oltre che un grande potenziale Presidente. Proprio in questo momento, mentre mi dirigo a Tampa per dar manforte al Giornalista, Ann Romney in abito rosso fuoco commuove i delegati e la platea televisiva nazionale, decantando le lodi del marito e del loro imperituro amore, dall'incontro al college alla candidatura presidenziale 42 anni più tardi. Il mio volo è stato ritardato di alcune ore a causa di un guasto all’aeroplano, che ha dovuto essere sostituito. Arrivo previsto nel cuore della notte. Anche per l'Imbucato, la Convention di Mitt Romney non nasce sotto una buona stella.

Sebbene non si sia rivelata delle più felici, la scelta di Tampa aveva buone giustificazioni razionali. Metropoli in espansione della Florida centro-occidentale, destinazione turistica e centro congressi di ottimo livello, la città offriva un'ambientazione ideale e tutte le strutture logistiche necessarie, malgrado le temperature soffocanti in questa stagione. Il Corriere della Sera on line, con uno scoop giornalistico degno della sua miglior tradizione, ci segnala inoltre che la reputazione della città come capitale dei locali a luce rossa non debba essere stata estranea alla scelta. Poiché è provato, sottolinea l’articolo, che i repubblicani di quel tipo di locali fanno un consumo assai più massiccio rispetto ai loro rivali democratici. Tuttavia, le ragioni della scelta di Tampa, avvenuta nel 2010, sono eminentemente politiche: la Florida è uno degli Stati elettoralmente in bilico tra i due partiti, e ha spesso deciso i destini delle Presidenziali. Nel 2008 la zona di Tampa è passata ai Democratici, e la Florida nel suo complesso ha scelto Obama. L'occasione era ghiotta per dare agli abitanti dello Stato, colpiti duramente dalla crisi economica, un segno tangibile della presenza del partito repubblicano al loro fianco, e cercare di sovvertire i sondaggi, che continuano a dare Obama in vantaggio, seppure risicato. Chissà quale sarà l'impatto di Isaac sui piani degli strateghi elettorali.  

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