Chi non vorrebbe avere un Ministro degli Esteri così? Ecco Hillary che troneggiante al centro di un aereo militare diretto in Libia scruta con calma olimpica i messaggi da dietro un paio di occhiali scuri molto glamour. La foto è diventata subito celebre e ha contribuito a rafforzare la crescente popolarità del personaggio. Hillary è sempre meno la giurista radical chic algida e intellettualoide detestata da molti, per non dire la strega liberal che certi ambienti della destra estrema avrebbero volentieri mandato al rogo. E sempre più una statista al di sopra delle parti che si è distinta come Segretario di Stato, un icona della lotta per i diritti delle donne nel mondo, nonché un leader che ha dimostrato umiltà e pragmatismo nell'accettare di lavorare per un Presidente che pure era stato suo rivale. E a 64 anni Hillary, forse fiutando l'aria della popolarità crescente, sembra persino avere imparato a rilassarsi e a prendersi meno sul serio. Intorno alla foto in alto è nato un vero fenomeno su Internet grazie a due amici buontemponi che annoiati e un po' brilli durante una serata in un bar gay hanno imbastito delle conversazioni immaginarie via SMS tra Hillary e svariati personaggi celebri. Ne è nato il sito 'Text from Hillary", che si prende benevolmente gioco del potente Segretario di Stato e che ha avuto enorme fortuna in rete (dateci un'occhiata, alcuni dei brevi dialoghi sono divertenti. Qui sotto troverete a titolo di esempio un presunto scambio con Obama). Hillary ha accolto con divertimento, dicono, la campagna su Internet e ha colto la palla al balzo per mostrare benevolenza e farsi pubblicità invitando al Dipartimento di Stato gli autori, con i quali ha fatto un po' di caciara (eccoli tutti e tre a destra). I sondaggi la premiano: è attualmente il personaggio politico più apprezzato del paese. Se si votasse oggi, sarebbe sicura di ottenere la nomination democratica e avrebbe ottime chances di vincere contro qualunque candidato repubblicano. Lei spergiura di voler abbandonare la politica dopo aver terminato il proprio mandato al Dipartimento di Stato ma nessuno ci crede. E se il 2016 fosse l'anno buono per un Presidente donna e ormai anche molto cool?
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