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domenica 15 luglio 2012

L'estate dei Candidati: tra comizi, vacanze e paradisi fiscali

Vi ricordate di Mitt Romney? L'avevamo lasciato qualche mese fa alle prese con il più molesto dei suoi avversari, Rick Santorum, prima che questi gettasse la spugna lasciandogli campo libero. Da allora Mitt ha continuato la sua campagna pressoché solitaria per la conquista della nomination repubblicana e si avvia ad essere incoronato sfidante ufficiale di Obama alla Convention di fine agosto in Florida. Nel frattempo, mentre pondera in segreto la scelta del candidato Vice-Presidente (si mormora che l'ex Segretario di Stato di W. Bush, l'afro-americana Condoleezza Rice, sia attualmente tra i favoriti), si è concesso una settimana di vacanza in famiglia in una delle sue residenze, nel Rhode Island a bordo lago. Le foto ce lo mostrano mentre assapora l'ebbrezza della velocità: a bordo del suo potente motoscafo offshore sul quale hanno preso posto nidiate di biondi nipotini, o del suo jet ski rosso fuoco, di cui ha galantemente lasciato i comandi alla moglie Ann, qui in versione predatrice da spiaggia.



A chi lo critica per questa sguaiata esibizione di opulenza in tempi di crisi Romney replica esaltando l'importanza della vita familiare per ogni americano, e ribadendo che la sua futura azione a capo dell'esecutivo sarà volta a creare quei posti di lavoro -e quindi maggiori opportunità di vacanze per tutti- che l'incapacità dell'attuale Presidente ha fatto finora mancare. Poco sembra quindi crucciarsi dei problemi di immagine di cui continua a soffrire, e spera di poter condurre la battaglia contro Obama esclusivamente sul terreno economico, sulla base di quei dati infelici su crescita e disoccupazione che sembrano a priori condannarlo. Una serie di inchieste giornalistiche uscite in queste settimane hanno tuttavia portato acqua al mulino dei suoi avversari. Vi si critica il ruolo di Romney all'epoca in cui la società di consulenze aziendali Bain, di cui era a capo, consigliava e promuoveva la delocalizzazione di aziende americane in vari paesi a basso costo. E vi si si apprendono ulteriori dettagli sul conto in Svizzera (ora chiuso, ma già stigmatizzato dagli avversari repubblicani) e sulla rete di oscure scatole finanziarie nelle Isole Cayman in cui il Candidato avrebbe parcheggiato milioni di dollari di guadagni per, nella migliore delle ipotesi, eludere il fisco americano. Tutti comportamenti leciti sino a prova contraria ma per lo meno sospetti, e quel che è peggio assai poco patriottici per un candidato repubblicano alla Casa Bianca, che gli sono valsi inviti alla trasparenza anche da esponenti della sua parte politica. Lo stesso Wall Street Journal lo accusa di passività di fronte alle accuse, invitandolo a impegnarsi di più e a produrre meno slogan e più programmi alternativi. 
Obama per parte sua non se ne sta con le mani in mano. In chiara difficoltà sul terreno economico ad appena tre mesi e mezzo dalle elezioni, cerca di screditare il suo avversario sul piano personale. Mentre questo si baloccava sul lago, il Presidente annullava le previste vacanze a Martha's Vineyard, ritrovo molto chic dell'establishment liberal di stampo kennedyano in cui le aveva peraltro trascorse nelle tre estati precedenti, per lanciarsi in un tour in bus lungo le strade di Pennsylvania, Ohio e Virginia. Con l'obiettivo di recuperare il contatto con le folle che l'avevano portato alla Casa Bianca nel 2008, e contrapporre la propria immagine di uomo del popolo  a quella distaccata e godereccia del milionario Romney.  E negli Stati in cui l'elettorato e più indeciso ha rovesciato contro il suo avversario 25 milioni di dollari di spot pubblicitari negativi che lo dipingono come un disinvolto speculatore che manda i capitali all'estero mentre si ammanta di valori patriottici davanti alle folle (il video qui sotto, 30 secondi, è il più sintetico e efficace in materia). 


Lo scontro tra i due non è ancora formalmente cominciato, ma già se ne scorgono le linee guida: fallimento in campo economico contro inadeguatezza morale e caratteriale. Scopriremo durante la campagna se la maggioranza degli elettori consideri Obama l'unico responsabile della stagnazione economica attuale e se la ricchezza ostentata e i comportamenti fiscali poco ortodossi rappresentino davvero un handicap per Romney. Anche se, a pensarci bene, quando mai si è visto che in una matura democrazia occidentale un plutocrate titolare di conti cifrati alle Cayman estensore di un programma di più vacanze e meno governo venisse eletto alla più alta carica del potere esecutivo? 


E a proposito di filmini delle vacanze, l'Imbucato, nell'impossibilità materiale di procurarsi una villa sul lago e ostile per ragioni culturali e ideologiche ai jet ski, volendo nondimeno seguire le orme di Mitt ha dovuto ripiegare su una piscina di modeste dimensioni imprestatagli, e su una compagna di giochi acquatici ahimé assai meno seducente di Ann. Si chiama Jane, e sa approfittare della piscina senza mai bagnarsi, sgambettando di materassino in materassino. Osservate come lascia cadere la palla con nonchalance, in attesa che le venga lanciata di nuovo.


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