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sabato 21 gennaio 2012

Imbucato alla campagna repubblicana, South Carolina/3 La festa di Newt







La festa della vittoria nella sala riunioni dell'Hilton di Columbia (che non è la prestigiosissima Università di NY ma la meno nota città della South Carolina che dello Stato è la capitale, come dimostra la cupola del Campidoglio che troneggia in centro tra terreni vuoti e abbandonati, colossali parcheggi e edifici liberty) è arrogante, pacchiana e gaudente come il vincitore. Probabilmente organizzata all'ultimo secondo, come piace a lui. Ci si entra senza invito né controlli, tramezzini e formaggio per tutti, alcolici a pagamento che scorrono a fiumi. Tra gli astanti, qualche improbabile militante che brandisce l'intorcinato slogan della campagna* ma soprattutto 60enni d'assalto, arricchiti, imbolsiti dai troppi hamburger e resi tronfi da una vittoria in larga misura inaspettata, almeno nelle proporzioni. Il discorso di Gingrich è inizialmente sobrio sullo stile dello statista che è convinto di essere, e poi via via più trombonesco e autoreferenziale. Pare che l'uomo non sappia gestire lo sconfinato amore che nutre per se stesso. Mitt ha riconosciuto la sua sconfitta più di due ore prima in un clima reso più spettrale dall'eccesso di mezzi inutilmente profusi dalla sua campagna. Al megacapannone della Fiera di Columbia (chissà che ci fanno in questi spazi colossali, quando non c'è Mitt) si accede dopo aver passato filtri e controlli. Ai giornalisti non è concesso l'ingresso nella sala principale, dove un manipolo di militanti è stato ammaestrato a contenere la delusione, ma solo alla sala stampa, approntata ad occhio per ospitare qualche migliaio di reporter. Ce ne saranno venti più l'Imbucato, naufragati li' per pigrizia, a morire di freddo e a fissare gli schermi giganti su cui Fox News annuncia ancor prima della chiusura dei seggi che Newt ha ottenuto il 40 cento. La cameriera preposta a servire le bevande affogate nel ghiaccio, anche alcoliche nonostante la fede mormone del Capo, rimarrà impettita e disoccupata tutta la sera.
*Unleash the American people to rebuild the America we love, uff!




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