Memorial Day, dedicato al ricordo dei caduti, cade l'ultimo lunedì di maggio e chiude uno di quei -rari- week-end lunghi durante i quali agli americani è consentito un fuggevole sollievo dallo stacanovismo cui è improntato il loro sistema sociale. A New York le strade si svuotano un po', la metro rallenta a ritmi domenicali, c'è chi si concede un picnic nel parco e il primo salto in spiaggia. Anche perché con quell'ansia di catalogazione che è pure tipica della cultura americana, Memorial Day è tradizionalmente considerato l'inizio dell'estate. Chissà perché, con tanto anticipo sul calendario. Ma l'estate non ha voluto tradire le attese. 35 gradi all'ombra: un caldo di intensità agostana ma di natura sub-tropicale, umido, soffocante, con frequenti temporali. Chi non può permettersi di andare troppo lontano si è riversato a Coney island, la spiaggia situata nell'estrema punta sud di Brooklyn, da quasi due secoli preferita dei newyorchesi, sebbene con alterne fortune: da stazione balneare chic dell'alta borghesia newyorchese nell'800 e i primi del secolo, a destinazione di gite domenicali popolari a base di giostre colossali, hamburger e zucchero filato, alla decadenza post-bellica che ne ha fatto progressivamente terra di scontro di gang, all'ombra delle case popolari spuntate come funghi e di un luna park abbandonato e ischeletrito. Il New York Post, tabloid popolare (e populista) per eccellenza, ne celebra la possibile rinascita, con folle oceaniche che l'hanno preso d'assalto ieri, e soprattutto nuovi investimenti da parte di una ditta italiana che promette di rilanciare il luna park e il lungomare.
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martedì 29 maggio 2012
Un salto in spiaggia in ricordo dei caduti
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