La giornalista Paola Caridi, impegnata in un tour di
Università americane per presentare il suo libro su Hamas appena tradotto in
inglese, ha fatto tappa oggi a Columbia University e ci ha fornito un quadro
chiaro, competente e per una volta non ideologico o puramente militante degli
attuali sommovimenti all’interno di Hamas, l’organizzazione politica che
governa nella Striscia di Gaza e con cui l’Occidente si ostina a non voler
parlare. Paola Caridi è corrispondente da Gerusalemme Est per l’associazione di
giornalisti Lettera 22, ha vissuto per più di dieci anni in Medio Oriente, e ha al suo attivo un altro libro che ha attirato l'attenzione dell'Imbucato. È dedicato agli “Arabi invisibili” ed è stato scritto nel 2007, vale a dire ben prima che la ventata rivoluzionaria mutasse repentinamente la percezione in occidente dei popoli arabi da istigatori di odio e violenza a agenti di cambiamento e democrazia. Il libro già nel titolo e nel sottotitolo, Catalogo ragionato degli
arabi che non conosciamo. Quelli che non fanno i terroristi, denota
interesse, ma anche un certo grado di amore e tenerezza per il mondo arabo. Gli stessi sentimenti si
possono ritrovare nel blog di Paola Caridi, Invisible Arabs, che vi consigliamo.
Per completezza di informazione e per evitare confusione, vi segnaliamo che "The Invisible Arab" è anche il libro appena pubblicato da Marwan Bishara, uno dei giornalisti di punta di Al-Jazeera English, anche lui di passaggio a Columbia un mese fa. Bishara si serve della stessa metafora per indicare le masse arabe e spiega come -con la guida delle giovani generazioni- esse siano riuscite a risvegliarsi da decenni di torpore per abbattere regimi in apparenza eterni e prendere in mano il loro destino. A cui Bishara guarda con cauto ottimismo; ora che i popoli arabi sono tornati protagonisti non scompariranno tanto presto.
Per completezza di informazione e per evitare confusione, vi segnaliamo che "The Invisible Arab" è anche il libro appena pubblicato da Marwan Bishara, uno dei giornalisti di punta di Al-Jazeera English, anche lui di passaggio a Columbia un mese fa. Bishara si serve della stessa metafora per indicare le masse arabe e spiega come -con la guida delle giovani generazioni- esse siano riuscite a risvegliarsi da decenni di torpore per abbattere regimi in apparenza eterni e prendere in mano il loro destino. A cui Bishara guarda con cauto ottimismo; ora che i popoli arabi sono tornati protagonisti non scompariranno tanto presto.
Grazie per la segnalazione, ho gia' fatto un giro nel sito della Paola Caridi. Adesso andro' in cerca del sui libro. Girero' il sito ad altri amici di babbuini.
RispondiEliminaCerto, dovevi andare a NY per scoprire Paola Caridi e il suo bellissimo blog. Si vede che come desk I. ti limitavi ai briefing...meglio tardi che mai; vuoi vedre che ci torni rivoluzionario
RispondiEliminaI desk che scrivono solo briefing, si sa, non hanno il cervello tanto fino, si concentrano a fare quello per cui sono pagati anziché la rivoluzione, ma un dettaglio mi sfugge: se lo conoscevi già, il blog, perché non me l'hai detto prima? Il biglietto per NY costa caro.
Eliminaho come un sospetto su chi potrebbe celarsi dietro lo pseudonimo di alegrifo
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