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venerdì 23 marzo 2012

L'Imbucato vi segnala: arabi invisibili

La giornalista Paola Caridi, impegnata in un tour di Università americane per presentare il suo libro su Hamas appena tradotto in inglese, ha fatto tappa oggi a Columbia University e ci ha fornito un quadro chiaro, competente e per una volta non ideologico o puramente militante degli attuali sommovimenti all’interno di Hamas, l’organizzazione politica che governa nella Striscia di Gaza e con cui l’Occidente si ostina a non voler parlare. Paola Caridi è corrispondente da Gerusalemme Est per l’associazione di giornalisti Lettera 22, ha vissuto per più di dieci anni in Medio Oriente, e ha al suo attivo un altro libro che ha attirato l'attenzione dell'Imbucato. È dedicato agli “Arabi invisibili” ed è stato scritto nel 2007, vale a dire ben prima che la ventata rivoluzionaria mutasse repentinamente la percezione in occidente dei popoli arabi da istigatori di odio e violenza a agenti di cambiamento e democrazia. Il libro già nel titolo e nel sottotitolo, Catalogo ragionato degli arabi che non conosciamo. Quelli che non fanno i terroristi, denota interesse, ma anche un certo grado di amore e tenerezza per il mondo arabo. Gli stessi sentimenti si possono ritrovare nel blog di Paola Caridi, Invisible Arabs, che vi consigliamo.
Per completezza di informazione e per evitare confusione, vi segnaliamo che "The Invisible Arab" è anche il libro appena pubblicato da Marwan Bishara, uno dei giornalisti di punta di Al-Jazeera English, anche lui di passaggio a Columbia un mese fa. Bishara si serve della stessa metafora per indicare le masse arabe e spiega come -con la guida delle giovani generazioni- esse siano riuscite a risvegliarsi da decenni di torpore per abbattere  regimi in apparenza eterni e prendere in mano il loro destino.  A cui Bishara guarda con cauto ottimismo; ora che i popoli arabi sono tornati protagonisti non scompariranno tanto presto. 

4 commenti:

  1. Grazie per la segnalazione, ho gia' fatto un giro nel sito della Paola Caridi. Adesso andro' in cerca del sui libro. Girero' il sito ad altri amici di babbuini.

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  2. Certo, dovevi andare a NY per scoprire Paola Caridi e il suo bellissimo blog. Si vede che come desk I. ti limitavi ai briefing...meglio tardi che mai; vuoi vedre che ci torni rivoluzionario

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    1. I desk che scrivono solo briefing, si sa, non hanno il cervello tanto fino, si concentrano a fare quello per cui sono pagati anziché la rivoluzione, ma un dettaglio mi sfugge: se lo conoscevi già, il blog, perché non me l'hai detto prima? Il biglietto per NY costa caro.

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  3. ho come un sospetto su chi potrebbe celarsi dietro lo pseudonimo di alegrifo

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