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venerdì 3 febbraio 2012

L'imbucato di ritorno dalla Florida. Mitt Romney ce l'ha fatta! Gli è costato appena 15 milioni di dollari


L'imbucato, qui nella posa più compresa che  sia riuscito ad esibire dopo avere studiato con attenzione i volti tirati delle centinaia di giornalisti presenti  nella sala stampa della fiera  campionaria di Tampa Florida allestita per l'occasione. Il cartellino che reca appeso al collo non è quello del prezzo, ma un regolamentare badge "stampa" gentilmente offertogli da un'attempata addetta agli ingressi in vena di atti generosi. Dà accesso a un hangar di 20.000 metri quadri, guarnito con gusto minimalista con qualche tavolone da October Fest (vedi sotto), da uno schermo gigante sintonizzato su Fox News e dall'immancabile bus tirato a lucido. Alcuni veri giornalisti, spinti dal fiuto professionale, si sono inizialmente assiepati all'ingresso della sala vip, cercando di farsi riconoscere da qualche lontano membro dell'immenso clan Romney e farsi accompagnare all'interno. I più sono tornati con la coda tra le gambe a guardare lo stentato discorso del vincitore sugli schermi della Fox. L'imbucato si è preso come unica briga quella di posare per il blog per tutta  la serata



L'imbucato ha  assistito ieri alla vittoria probabilmente decisiva di Mitt Romney  nella sfida alla nomination repubblicana. Il temuto outsider Newt Gingrich, ex-speaker della Camera dei rappresentanti assurto a paladino delle posizioni più radicali e estremiste  del partito e vincitore a sorpresa una settimana fa in South Carolina, è stato ridotto a più miti propositi da Romney, il quale si è imposto con più del 46% dei voti. Un gioco da ragazzi poiché  Mitt, oltre all'energetico entusiasmo, ha investito nell'impresa quasi  15 milioni di dollari messigli a disposizione dai potenti sostenitori del partito, i quali ormai concordano nel considerare una sua vittoria alle primarie un male minore rispetto a quella di Newt. Meglio un candidato incolore, opportunista e probabilmente troppo moderato, ma attualmente considerato in parità in un possibile scontro con Obama, di una mina vagante come Gingrich, vanesio, egocentrico e sicuro sconfitto contro Obama. Dopo la bruciante sconfitta in South Carolina, Mitt ha messo da parte  il paternalista buonismo al quale aveva inizialmente improntato la sua campagna da sicuro vincitore, si è lanciato in attacchi velenosi contro il suo principale avversario e acconsentito che il 90% dei fondi colossali investiti in Florida si riversassero in annunci televisivi  mirati a mettere in cattiva luce Gingrich, in un crescendo di accuse  e colpi bassi ai quali l'ex-speaker non ha certo mancato di rispondere da par suo, ma con mezzi inevitabilmente  più limitati. L'intero stato maggiore del partito, sospettoso di Romney fin dall'inizio, ha finito per convincersi  ad appoggiarlo apertamente. Fra gli altri John McCain, sfidante sconfitto da Obama 4 anni fa, che ha partecipato a svariati comizi di Romney (tra cui uno in una fabbrica di vernici di Naples in presenza dell'Imbucato), sfoderando doti da istrione del palcoscenico: "Dopo che ho perso le elezioni del 2008 ho dormito come un bambino". Pausa. "Mi addormentavo per un'ora poi piangevo, dormivo un'ora e piangevo". Risate e applausi della folla, di certo più convinti di quelli di norma indirizzati al frigido Mitt. 
 Lo scarto tra i mezzi a disposizione delle due campagne si è visto, con Newt staccato di più di 15 punti, e chance di vittoria finale ridotte al lumicino. Chi ne ha sofferto è la campagna, che chi se ne intende considera come la più velenosa della storia, e probabilmente la stessa immagine del partito repubblicano, i cui caporioni si apostrofano amichevolmente con epiteti quali lobbista senza scrupoli, procacciatore di favori, caduto in disgrazia. Di spot televisivi così', graficamente impeccabili e per lo più autenticati alla fine dal candidato avversario, a testimonianza di un residuo e anacronistico rispetto delle regole imposto per legge ("I'm Mitt Romney and I approve this message"), i malcapitati cittadini della Florida se ne sono dovuti sorbire a raffica all'ora di cena. E di sicuro tirano un sospiro di sollievo che sia per il momento finita; la maggior parte di loro potrà tornare indisturbato alla quotidiana occupazione di tirare la cinghia. Il circo si sposta ora in Nevada, ove il Giornalista si sta recando in queste ore a bordo dell'aereo del candidato. Quanto a voi, se volete deliziarvi eccovi alcuni esempi degli spot più sanguinolenti:
http://www.youtube.com/watch?v=63n6N11mrO4
http://www.youtube.com/watch?v=CFBPW6-AKR0&feature=endscreen&NR=1

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