Cerca nel blog

martedì 7 febbraio 2012

Arriva il Super Bowl, e Obama incomincia a divertirsi


La copertina del New Yorker di questa settimana in cui si gioca il Super Bowl raffigura Obama che si gode in TV la rissa non tra i Giants di New York e i Patriots di Boston  (vinta dai primi per 21 a 17 supposto che la cosa possa vagamente interessarvi), ma tra i suoi principali avversari-candidati, rivali tra loro.  Mentre Newt e Mitt se le danno, Obama risale nei sondaggi, secondo il Washington Post, e vincerebbe di parecchie lunghezze su Romney se si votasse oggi. E' la prima netta inversione di tendenza, poiché il Presidente era apparso sinora leggermente distaccato o in parità. Tediosissimi analisti politici -ce ne sono eserciti interi, sono iperprofilici e lavorano per ogni genere di testata, dal NY Times a Disney TV-  attribuiscono il fenomeno allo spettacolo fratricida offerto dai Repubblicani, oppure ai  dati sulla disoccupazione di gennaio, che sono la prima volta rincuoranti, oppure a altri fattori, più sottili e spesso incomprensibili. Tanto più che possono essere rivoltati come calzini quando tre giorni più tardi l'ennesimo sondaggio dovesse dare risultati esattamente opposti. L'Imbucato, che visti i Repubblicani all'opera (e di certo anche se non li avesse visti) deve ammettere di essere smaccatamente di parte, si accontenterà per il momento di condividere con voi il sorriso di Obama senza cercare spiegazioni. Nonché lo spot pagato dalla Chrysler in cui Clint Eastwood decanta la grande rinascita dell'industria automobilistica di Detroit. Grazie agli aiuti finanziari garantiti da Obama, hanno pensato in molti, anche se Clint, che non è un fan di Obama ma semmai un 'libertario' alla Ron Paul, smentisce questa interpretazione. Ad ogni modo, lo spot è bello, ha una forza hollywoodiana da grande riscossa e se anche non capiste tutto le parole grattugiate da Clint, godetevi anche solo il suo volto segnato e la sua voce ruvida.


Nessun commento:

Posta un commento